Furiosamente me...

Per condividere con il mondo quello che accade dentro e fuori di me... scrivo solo stracci di parole... ma sono ciò di cui mi vesto orgogliosa, ogni giorno della mia vita.

sabato 31 dicembre 2011

Coincidenze

Sono le strane coincidenze
che portano le persone
ad incrociarsi di sera
sulla banchina deserta
di una stazione spettrale.
Ed è la coincidenza
dei miei desideri
con gli avvenimenti
a farmi avere paura di me.

Le mie virtù

Ti racconto tutte
le mie virtù
dalla pazienza
all'obbedienza,
ti racconto la costanza
di salire e scendere
scale in movimento,
di attendere ai binari
un po' di felicità.

venerdì 30 dicembre 2011

Semina

Scorgo volti nel buio
di un sonno indeciso,
angelici sguardi
di occhi infiniti, 
e  di voci confuse, lontane
sperdute, sotto Urano
mai cessa il lamento.
Trovo la radice del male,
estirpo ogni traccia di senso,
semino la mia pazienza
per un raccolto abbondante domani.

giovedì 29 dicembre 2011

Tutto di me

Tutto potete avere di me
dai capelli alla punta dei piedi.
Potete bearvi dei miei occhi stellati,
cogliere baci dalle labbra vermiglie,
affondare nel mio seno procace,
costeggiare con carezze
le mie forme opulente,
ostentare la virilità
sentendomi fremere sotto di voi,
e senza menzogna.
Tutto potete avere di me,
tutto potete prendere
di quel che si tocca
con mano e si assapora.
Ma il cuore no,
ha già il suo padrone.

Caduta libera

Non un bacio,
solo pensieri d’amore,
voli
a caduta
libera
nel vuoto,
senza ali…
Sei precipitato;
rido delle tue ossa
frantumate,
piango perché
non sono le mie.

mercoledì 28 dicembre 2011

Linguaggi

Finalmente conosco
il linguaggio
delle parole non dette,
so quanto il silenzio
sa urlare nella notte.
Racchiudo le frasi
bisbigliate in scatole blu,
neppure il cuore le sente.
E farò ammenda
per non aver inteso
di essere viva.

Sproloquiando

Ricaccio le lacrime perchè sono vane, so che è un inutile uso dei miei occhi... Questi occhi così pieni di verità e di menzogne, questi occhi di cielo e mare fusi insieme... Occhi che parlano, occhi che bisbigliano favole e leggende... So di dover vivere senza la quiete... E lo accetto a capo chino perchè è il mio destino...

Angelica presenza

Mano che mi accogli
senza schiaffi
nei tuoi silenzi di luce,
io so dove sei,
lo vedo il tuo sorriso
nelle dita mentre mi accarezzano,
le vedo le tue lacrime
quando ribelle,
fanciulla senza tempo,
precipito in un folle volo
oltre le colonne del sapere.
Ma tu ci sei,
angelica presenza
fatta di ossa e carne,
scolpita di occhi profondi
rubati alla notte,
tu ci sei nei miei silenzi,
tu ascolti i miei silenzi,
sai trasformarli
come argilla nelle mani esperte
in una nike alata che sorride.

martedì 27 dicembre 2011

Cogito et cogito

Concerto di sospiri
nella mia testa
distrutta da ore
di fatica quotidiana,
sospiro e provo
a pensare bene
al di là del dolore
che mi mutila nell’anima.
Dove attingo forza
per dar luce agli occhi
in questi giorni vuoti,
nel deserto arido
che mi inonda di sabbia
rovente il capo?
Un sorso d’acqua
soltanto per le labbra,
un sorso di te
per ristorare il cuore.

domenica 25 dicembre 2011

Maximus

Nel nome la grandezza
e nelle tue parole affondo
respirando note di eternità.
E mi domando perché
entri nella mia testa
spazzando via ogni dolore,
perché diventi pensiero
ricorrente come un sogno del mattino,
quello che non vuoi che finisca
per il trillo della sveglia,
quel sogno che ti culla
nelle sere d'estate
mentre osservi cieli brillanti
di stelle e lucciole.
E mi chiedo come ti riesce
di entrare nel mio cuore,
in punta di piedi,
senza mai calpestarmi.



Dedicata a te che sai stupirti anche solo di un pensiero, restando meravigliosamente te.

sabato 24 dicembre 2011

Sogni e risvegli

Sete di sogni
che parlino per me,
mi addormento
bramosa di immagini.
E la mia mente
si affolla di volti,
si popola di luoghi
mai visti e cari al cuore
che svaniscono
dopo che gli occhi
sono già colmi di luce.
E disegno cancellate
aguzze a farmi prigioniera.

venerdì 23 dicembre 2011

Freddo

Corroborante
aria d'inverno,
il freddo si affaccia
timidamente
alle soglie del Natale.
E ricordo il freddo
pungente, quello di casa,
quello nelle ossa
e un poco nel cuore.

giovedì 22 dicembre 2011

Che io sia maledetta

Che io sia maledetta
con i miei quaderni a metà
e la presunzione
di cerone bianco in faccia,
che sia maledetta
con i miei occhi color di niente
ed il copriletto a pallini
bianchi, i peluche depressi
sulle mensole impolverate
e queste lacrime da puttana
malmenata; tanto tu non ci sei
ad asciugarle.

mercoledì 21 dicembre 2011

Tempesta perfetta

Tremano le mie gambe
eppure non riesco a fermarmi
e avanti ed indietro
cammino furiosamente,
affannosamente respiro,
quasi spasimassi.
Mi sento svenire
per i balzi del cuore,
il mio volto si contrae
in smorfie di dolore
e qualcosa tuona
all'altezza dell'anima.
Imploro il cielo
che raccolga le nubi,
che ne faccia tempesta
e pianga ogni mia lacrima.

martedì 20 dicembre 2011

Pianto di pioggia


Fastidioso pianto di pioggia
del cielo moccioso,
capriccioso lattante
che si ciba di stelle
spianate a mezz’aria,
cosa invocano i suoi lamenti?
Del perduto amore
o del veleno antico,
non vi è differenza:
nessuno torna salvo.

lunedì 19 dicembre 2011

Come neve che cade


Sono silenzio,
come neve che cade,
sono non suono,
come neve che cade
e si adagia
morbida a terra,
sono silenzio.
Sono silente
senza suono alcuno.
Pensandoci
fa più rumore
la neve che cade.

domenica 18 dicembre 2011

Senza ferirti

Alti cancelli
aguzze le punte,
trafitta dal tempo
che scorre sovrano,
da quale prigione
volerà la colomba,
da quale torre
calerai la treccia?
Nascosto è il castello
da rovi rampicanti,
come puoi, o principe,
salvarla senza ferirti?

sabato 17 dicembre 2011

7 agosto 2011 ore 23.45 (spensieri d'agosto)


Credono che stringa forte un cuscino tra le braccia nelle mie notti insonni, credono che sogni qualcuno da trovarmi a fianco al risveglio, eppure no, non è così...
Sogno solo di stare bene con me stessa, solo di essere serena nella mia solitudine.
Ogni tanto provo anche a sentirmi stupenda, una regina di virtù e bellezza, allora mi contemplo davanti allo specchio che lo so si beffa di me...
La smetterò prima o poi, di fare la ragazzina, cavolo Ilaria, ormai sei una donna!
E non solo sotto le lenzuola.

venerdì 16 dicembre 2011

Scintillante

Mi logora la tua assenza
distrutta sono dalla mancanza,
ho paura di scordare
il calore della voce
che mi regala il buongiorno.
Ti possiedo negli occhi,
simulacro lucente,
mi fai risplendere
come fossi bagnata
di scintillante eternità.

giovedì 15 dicembre 2011

Pensieri felici

Arrivano inaspettati
come cartoline colorate
i pensieri felici
nel cuore della notte.
Un gattino che dorme
sopra lo zerbino,
apro la porta e finalmente
non fugge via, paziente
attende una ciotola di latte.
Dubbioso si avvicina,
lo osservo, mentre corre il rischio
di assaggiare un dono
sconosciuto, con tenero sguardo.
Sistemo il tappetino sulla soglia,
voglio che sia comodo
il suo sonno di cucciolo.
Non lo accarezzo, lui non vuole
gli scoppierebbe il cuore
o scapperebbe via, lontano.
Lo lascio al lauto pasto,
gli dico buonanotte,
chiudo la porta soddisfatta.
E filo a letto, di corsa,
a pensare a te.

mercoledì 14 dicembre 2011

E chiusa nella mia conchiglia


E chiusa nella mia conchiglia
di gemme decorata
ai piedi di uno scoglio
sbattuto dai flutti
come sirena canto
la mia nenia a gabbiani ubriachi
e barcollanti,
investita da nubi frettolose
e incontinenti,
bruciata da un sole di fuoco
che mi secca la gola...
Solo un sibilo dalle mie labbra
e una voce sterile
dalla mia bocca colma di sabbia.
Sono una ferita
bagnata di sale,
sono lo spettacolo immondo
tatuato sulla spiaggia.

martedì 13 dicembre 2011

Alla fine del tempo


Risalivi il mio ventre
cercando il fondo
dell'amore,
le pareti roventi
ribollivano
come il tuo sangue
dentro me
pulsante.
Un grido e una lacrima,
la gioia nel dolore,
il bisogno di essere tua
non solo nell'anima,
ma carne da macello
per le tue mani,
una ferita semichiusa
da slabbrare e lacerare,
la via della salvezza
verso mondi
inesplorati
e sconosciuti,
spiaggia deserta,
foresta vergine
incontaminata,
solo tua.
Alla fine del tempo
sei tu invece
ad essere la mia conquista,
tu appartieni a me
come io a te,
durante l'amore.

Dimmi


Dimmi,
ti prego,
quale lama hai scelto per me,
dimmi
quale serpe
sarà sazia del mio seno.
Perché divento vittima
da carnefice,
perché non posso esser boia
intrecciando un cappio,
perché preparo la forca
a me stessa?
Ed esplodo
in uno specchio,
l'immagine al vetro
non resiste:
frantumi, cocci.
Ancora vedo il sole
come un demone
a rubarmi il fuoco
che osa brillare
nei miei occhi, ancora.
E' una fiaccola
notturna e timida,
quel fuoco:
sono una torcia
morente sulla spiaggia
mentre danzo
all'ultimo evoè.

domenica 11 dicembre 2011

Vedo la luna (domenica sera, dopo un sabato di fuoco)


Vedo la luna
tornando in bicicletta
da una messa troppo
lunga, poche parole rimaste.
Vedo la luna e penso
invidiosa
perché io non sono lei,
perché non ho luce
(anche se lei vive di riflessi)
perché sono anonima nell'ombra,
perché pedalo nella notte
senza fanali, allo sbando
stanca e annoiata.
Vedo la luna
e voglio che muoia,
invidiosa della sua bellezza,
perché lei splende
perché lei è nel cielo,
perché è la tua amante, cielo,
perché non sono io a spiare
il mondo vuoto
da lassù, occhio della notte,
occhio indiscreto,
velato da lacrime d'argento.





Scritta tanto tempo fa...

Manovre d'attacco

E' la brama di felicità
che mi fa dire
contagiami con il tuo solido
entusiasmo, scintille
di furore negli occhi,
le voglio come vessillo
della gioia conquistata.
Un gradino alla volta,
passo dopo passo,
silenziosa, scalerò la torre
e sferrerò invincibile
l'attacco al dolore sopito.

venerdì 9 dicembre 2011

Nel mio giardino

Sogno il giardino
degli alberi blu,
con pietre preziose
aggrappate ai rami,
come i frutti proibiti
del sapere divino.
Ogni notte m'insinuo
nel giardino segreto,
ogni notte scavalco
l'alto cancello
rischiando la morte
e la dannazione eterna,
ogni notte ho paura
sola nel giardino
eppure dei suoi frutti
non posso fare a meno,
li rubo e nel silenzio
della mia anima smarrita
mi disseto alla fonte
perpetua cercando salvezza.
Ogni notte ho paura,
sola nel giardino,
ogni notte nel buio
delle fronde secolari
piango tremante
e trovo ristoro.

... dialogando

E mi rendo conto che i migliori discorsi da me pronunciati sono quelli che faccio a me stessa immaginando di farli con te.

giovedì 8 dicembre 2011

Onirico


Cosa sarà delle mie nebbie
quando soli senza pudore
le avranno arse?
Una pianura perfetta,
rigogliosa, una pianura
sabbiosa tutt'intorno,
un'oasi verdeggiante.
Tra i vapori di un sogno,
le tinte sfocate
della mia terra perduta
non sono altro che cielo
senza fine, senza inizio,
senza misura
e senza me.

mercoledì 7 dicembre 2011

Onirico II


Sono solo note
appese al muro
le urla dalla strada,
una sgommata
che vorrei vedere
trasformata
in un'auto fracassata
perché è il mio sonno.
Sei bello, no, bellissimo
al superlativo
con la fronte
ornata di sangue
ed il sorriso spento
in una smorfia,
la vedo, la paura
è fatta di te
e la tocco con mano,
e la sfioro con le labbra.
Dammi un bacio di morte,
rendimi grazie
ché nei miei incubi
ti regalo la vita.

martedì 6 dicembre 2011

Onirico III

Sonno inquieto
di sogni che scalciano,
premonizione
o pura illusione,
fantasia contaminata
di visioni isteriche
accanto ad un lettore cd
che vorticosamente
dispensa suoni.
Mi fa sempre più paura
questa dolce normalità.



lunedì 5 dicembre 2011

Disegno arcobaleni


Disegno arcobaleni
come un bambino,
di sette colori
come le vite dei gatti,
io gatta che non miagola,
felina solo negli occhi,
senza unghie
e con tanti graffi,
cicatrice di me stessa.
Disegno arcobaleni
sul pavimento
come mosaici,
microscopiche piastrelle
di un'esistenza frantumata
ricomposta frantumata,
l'immagine dell'iniziata
che danza e ride
sulla parete affrescata
di una villa antica,
l'icona del fuoco
rubato al cielo contro il cielo
dall'uomo per l'uomo.
Disegno arcobaleni
nel firmamento
solo perché voglio che lei
veda che una strada c'è
per il paradiso.

Captiva


Nella morsa di chi osa
amare, schiacciata, la sfrontatezza
innanzi ai miei occhi:
non perdonerò,
ma lascerò fare.

domenica 4 dicembre 2011

Sriflessioni

Vorrei riuscire a capire cosa succede dentro di me... Ogni tanto c'è un brivido che mi percorre la schiena e mi sembra di sprofondare in una realtà che non conosco ma sento assolutamente mia...

Fammi piangere


Fammi piangere,
annaffiami di dolore,
cerca la mia gioia
e stracciala
davanti agli occhi miei
imploranti;
ti prego, ho sofferto
non poco, ma non basta.

venerdì 2 dicembre 2011

Albe rubate


Ero al tuo fianco,
sorridevo e pensavo
al piacere di quell’attimo.
Il Sonno mi rapì
e la Notte invidiosa
aiutata dalle sue ancelle,
giovani ombre perdute,
si prese i miei sogni,
temendo che il suo sposo
rifugio cercasse tra le mie braccia
e rifiutasse i suoi baci di fuoco
trapuntati nel cielo.
Quando Morfeo fuggì dai miei occhi,
al mio fianco non c’era che il nulla,
la Notte ti aveva rubato
insieme alle albe dei giorni
che più non vidi.

Attesa

Aspetto paziente,
aspetto silente,
aspetto costante
l'attesa del niente.
Aspetto inchinata,
aspetto prostrata
che il destino beffardo
faccia la sua giocata.

giovedì 1 dicembre 2011

Fuori


Fuori dal mondo,
dall'anima in pena,
fuori dalla testa
dalle mani chiusa.
Fuori dall'aria
che schiaccia i polmoni,
fuori dalla nebbia
cieca di emozioni.
E via nel sole...
non si scioglieranno le ali di cera...
Vuoi volare più in alto?
Prendi la mia mano,
no, non lasciarla!
Paura di cadere?
Materassi di nuvole
o vuoi sprofondare?
Più giù, più giù, sempre più giù
fino alla terra, ancora più giù
negli abissi di cristallo
tra carezze di alghe e poi...
Stai annegando?
Bianche sirene ti portano a riva
e cantano e sorridono.
Perché hai paura?
Dormi tranquillo, beato riposa
tra le braccia forti di un sogno.

mercoledì 30 novembre 2011

Finalmente il letto è stato scagionato

Una ferita profonda che incide la pelle, dal collo alle caviglie, che scalfisce la carne fino alle ossa frantumate... E senti esattamente nella testa l'urlo disperato di ogni essere sofferente sulla terra scura... Vorresti piangere per placare il male, vorresti urlare e dire basta alle infinite voci che risuonano...
Vaghi sola, con la tua anima spaccata, con la testa chiusa tra le mani sperando di trovare un dirupo da cui gettarti perché è insopportabile... Inciampi sul ricordo di un momento felice ed il vociare sparisce per un attimo, ma appena quell'immagine fugge dagli occhi eccola di nuovo, la desolazione del mondo...
E capisci che non è colpa del letto se non riesci a dormire.

martedì 29 novembre 2011

Il peso del tempio


Imparerò ad allacciare da sola
i legacci dei miei calzari,
ornerò i miei capelli
d'ebano con foglie d'acanto
come un capitello corinzio
e diverrò colonna di me stessa.

Sosterrò il peso del tempio
senza lacrime, nessun Eracle
al mio fianco in aiuto,
niente clave o saette,
non mi serve la forza di un uomo
ora che possiedo l'anima di una dea.

Spensieri


E so che ci sei in ogni attimo della mia giornata, dal risveglio alla buonanotte, il tuo sguardo è su di me... mi accarezzi con i pensieri anche se ci sono altre mani su di me... ed io le sento vigorose sulla mia anima...
E non riesco a scacciare dalla mentre l'immagine di te... Forse è un'ossessione questa brama di averti dentro di me in ogni istante...

lunedì 28 novembre 2011

Navigazione

Sole prepotente
con il vento al tuo servizio,
sono schiava
incatenata al mare,
perché mi flagelli
di oscuri presagi?
Non posso guardare
questo cielo troppo a lungo,
perderei la luce degli occhi
ed il lume della ragione.

domenica 27 novembre 2011

Lontana dalle passioni


Una volta un uomo
con voce suadente
accarezzandomi l’anima
e il corpo precise
parole bisbiglio
al mio orecchio impaziente:
“Sei bella, dentro e fuori”.
Io sciocca credevo
e pendevo
dalle labbra sue
dondolandomi
come un’altalena.
Un giorno un ragazzo
sorridendo mi disse:
“Ti amo, dentro e fuori”.
Io stolta credevo
e pretendevo
che fosse eterno,
che fosse vero.
Pioggia d’argento
sul mio viso, a lungo,
poi serena,
lontana dalle passioni,
dalle illusioni
che mi crocifissero.

Quando la luce filtra dalle imposte socchiuse

Capita di svegliarsi con gli occhi doloranti, capita di piangere nei sogni e trovare il cuscino bagnato...
E provi a ricostruirne i dettagli, vai a ritroso con le immagini fino all'origine del male... E non puoi che spalancare la bocca, volere con tutte le tue forze che ne esca l'urlo più agghiacciante mai sentito, ma non esce alcun suono... Resta solo il riflesso di te, allo specchio, con l'anima informe a farti da mantello.

Capricci divini


Dagli occhi di un dio
non fuggi,
eppure scappi
davanti a sacre
indecisioni.

Guarda
nella mente del tuono,
lampeggia prima di lui,
rigurgita fiocchi
di neve insipida
e scava sentieri di onde.

Ascolta il ronzio
del ventre slabbrato
mentre la lama lo fende;
ingoia il sibilo pietoso
di un supplice morente.

Prova a non voltarti,
dimentica di possedere
orecchi per udire
se schioccando la lingua
ti chiamo al mio cospetto.

Ti urlerò soltanto
di andartene via:
non voglio cani rognosi
che bramano carezze
aggrappati alla sottana.

sabato 26 novembre 2011

Nascondino


La pace è nascosta
sotto le piastrelle,
la grido forte!
La polvere striscia sotto
i miei piedi, un botto
nella mia anima,
attraverso un pertugio
cerco un rifugio
da quello che sono,
ma io sono già quello che vorresti…
Sono allucinata,
sconvolta, umiliata
dal tuo orgoglio ferito,
caduto il mito
dell’amore eterno
mentre scopro l’inferno
nella terra del paradiso
e copro il tuo viso
con maschere di carnevale
per dimenticare il male,
il buco dentro me profondo,
truce carnefice di sogni.

venerdì 25 novembre 2011

Ascoltare


Ascolta, ascolta,
continua ad ascoltare,
piccola bimba,
ascolta e non fiatare.
Devi saper capire gli altri,
ormai sei grande,
continua ad ascoltare,
bimba ormai cresciuta,
ascolta e non parlare.
E’ il tuo mestiere,
giovane donna,
senti quel che gli altri dicono,
devi sentire e stare attenta,
ascoltare chi ti parla.
Ascolta il mondo,
donna,
che vuoi fare altrimenti
se lui non ascolta te?

Qualcosa di buono


Fingevo di non sentire
le risate alle mie spalle,
e se per caso alle mie orecchie
giungeva l’eco confuso
di una voce sgraziata
con il suo seguito di sogghigni,
la trasformavo in un canto
d’angelo celeste e le parole
lasciavo fosse il cuore a dettarle,
la mente mai…
Un bel giorno udii più forte
quella voce e mi voltai.
Avrebbe potuto leggere
l’ira nei miei occhi…
Sorrisi pensando che non conosceva
il mio segreto:
prima o poi arriva sempre
qualcosa di buono.

giovedì 24 novembre 2011

Risvegli

Dormiente
mi risveglio
nel mondo
assopito
ed assetato
di scelte
rimandate.
Non chiuderò
gli occhi,
rinuncio al sonno
dell'anima,
il torpore
dei sensi rinnego,
perché vegliare
è la mia scelta.

Ultimi pensieri della strega


"Questa notte la luna è perfetta, per un bacio. Non farei fatica neppure a tornare a casa, c'è così tanta luce, sembra quasi un fuoco. Dove sei mio diavolo? Perchè non vieni a salvarmi da questa prigione di solitudine? Sono sola, qui, eppure c'è un frastuono tremendo, voci si aggrappano a voci e non capisco... Vorrei che fossimo sotto l'albera, abbracciati su quella collinetta fiorita, protetti dalla notte, solo noi due... Io ti ho aspettato, mi avevi giurato che saresti tornato, diavolo, saresti tornato e mi avresti sposata e portata via da questo giardino pieno di morti e di fratelli cristiani, non avrei più visto quel prete dalla voce stridula che volando viene a mendicare predicando Inferni e Paradisi... Io ti ho aspettato tanto, tutto l'inverno; è vero sei tornato, ma per dirmi addio per sempre, diavolo! Loro non hanno voluto aspettare, hanno cominciato a parlare nelle stalle, tutto l'inverno, le comari. Dicono che è tutta colpa mia se i bambini muoiono di febbre, se le vacche non fanno latte e se la pioggia non scende! E' tutta colpa mia... Dicono che faccio diventare pazzi gli uomini, ma io ho solo rifiutato qualche proposta di matrimonio perchè ti stavo aspettando. E vogliono distruggere l'edicola con l'immagine della Madonna, lo sai? Il pittore ha dipinto me, quando avevo 15 anni; mia madre ne era così fiera... Ma che ne sai tu, maledetto diavolo, cosa ne sai di quello che succede qui a Zardino, cosa ne sai tu, maledetto camminante, lo dici a tutte le donne quello che hai detto a me, non è vero? Ed io qui, come una stupida, ingenua, io qui a patire e a difenderti, non l'ho detto il tuo nome, perchè ti ho amato, maledetto diavolo, e ti amo ancora... e per questo amore sono qui, per colpa dei miei capelli scuri e dei miei occhi, perchè sono un'esposta, perchè sono bella... perchè non ho fatto nulla di male, sono qui per questo... Non è certo colpa mia se sono così... E non riesco a stare zitta, io non posso chinare la testa e sottomettermi a quel prete mangiasoldi, e neppure alle comari invidiose e agli amanti rifiutati... No, ormai è tardi, ma va bene anche così. Non sono la prima e neppure l'ultima, vero diavolo? Comincia a fare caldo, davvero caldo qui... Soffoco... State zitti, maledetti cani smettetela di urlare, avrete quello che volete! Presto... adesso..."

Nel piccolo borgo di Zardino, la sera dell'11 settembre 1610, l'esposta Antonia, adottata dai coniugi Nidasio, nata a Novara nel gennaio del 1590, morì sul rogo, condannata come strega. Morì bruciata su quella collinetta in cui aveva visto sorgere e tramontare quel suo disgraziato amore con un camminante, bruciata dal legno di quell'albera che aveva custodito il loro segreto. Morì perchè era bella e aveva saputo dire no. Morì perchè era diversa.



Racconto liberamente ispirato al romanzo di Sebastiano Vassalli "La chimera".  (24/01/2004 h. 14.23)

mercoledì 23 novembre 2011

Due è per sentire

Voglio ubriacarmi
della tua prole fantasma
e bagnarmi di te
nelle ossa rotte
nella cicatrice che non sono.
Non mi basta entrare
nei tuoi battiti
voglio essere
il muscolo che palpita
e che ti fa vivere,
non voglio solo starti dentro,
devo essere te
per capire davvero
quello che senti
mentre violento
la tua fragile purezza.

martedì 22 novembre 2011

Esodo


Tento la fuga
dal mondo incantato,
invincibili catene
mi tengono avvinta,
una morsa mi ammalia
di furbi pensieri
come sirene
atroci e bellissime.
Invoco l'aiuto, prigioniera
di me stessa,
portatemi via
dal paese dei balocchi.
Sono consumata,
troppo desiderio di me,
non vi distinguo
quali lupi affamati,
non sono più la preda,
salvatevi dal mio cappio.

lunedì 21 novembre 2011

Armonie

Perfettamente in sintonia
con il  mio essere armonicamente
distrutto, rovine e macerie
ai piedi del tempio
della ragione sconfitta:
posso sorridere ancora?
Sorrido sulle mie illusioni.

domenica 20 novembre 2011

Speranza

Respirare non vuol dire
essere vivi...
Speranza che non c'è,
io scavo con le mani 
per riportarla alla luce,
la cerco sottoterra,
lei nella sua bara di smeraldo,
nello scrigno d'avorio
prigioniera dei sogni.
Quale colpa averla negli occhi,
quale peccato volerla indossare
sette giorni alla settimana
fino a renderla un cencio,
una pezza lercia da piedi.
Non è il mio vestito buono,
non è il nastro della domenica
che raccoglie riccioli ribelli.

Respirare non vuol dire
essere vivi...
Guardalo quel vestitaccio
sgualcito e strappato,
davanti alla porta del destino,
in balia dei cani
che se lo contendono.
Guarda la mia speranza
mentre un cane rognoso
ne fa brandelli.

Oblio

Il sole mi costringe
a cancellare
le tracce di te,
dalla mia pelle,
dal letto sfatto,
devo confondere
il sapore delle tue labbra
per continuare a respirare.
Ed ogni battito
scandisce il tempo
dell'oblio.

sabato 19 novembre 2011

Castelli in aria

Quanti castelli
costruisco nell'aria,
torri merlate
di sogni diroccati.
Precipiterò forse
dalla loggia immaginaria,
eppure non mi importa
se svanirà il mio maniero,
la fiaba ha un lieto fine
per chi di speranza vive.

venerdì 18 novembre 2011

Anti-favola (vietato ai maggiori di 14 anni)

Spente le stelle
la bimba
non mangerà
a colazione
piangerà,
ed il mulino
smetterà di macinare
dolcezze ritrite.
Ed il lupo
si scoperà
Cappuccetto Rosso
senza il pensiero
di doverle preparare
un caffè bollente
e di scarrozzarla in moto.
Cenerentola
è diventata milionaria
può anche comprarsi
scarpe nuove...
Il mondo va a puttane
e le favole
le hanno fatte gli uomini
del mondo:
in un bordello
o sul marciapiede,
troveremo pure Biancaneve
che di favola
profumerà poco.

mercoledì 16 novembre 2011

Il carrello della spesa

Guardo sconsolata
la spesa per uno,
per me sola,
penso a quanto costa,
in un mondo fatto per due...
Compro inchiostro
per la stilografica,
sogno che le parole
diventino musica,
penso a quanti caffè
ho preparato ed offerto,
il barattolo è vuoto,
comprarne ancora?
Per ogni tazzina
è caduta una foglia,
svanito il pudore
resta solo il dolore.

Ribellione vs Paura


Sono angoli pieni di luce
i sorrisi che regalo
vestita di nuovo
dall’alto della mia paura.
Ribellione è parola
senza senso e suono,
finché Madonna Paura
è la mia signora;
al suo servizio
nulla conosco
perché mi copre gli occhi
di folli visioni.

Praha


Aria d'autunno imminente
nella città delle torri,
il nuovo ed il vecchio
si scontrano e si fondono.
Ed il passato urla
dentro me, riaffiora
come un brivido sottopelle.
Squilli di tromba
dalla cima della rocca
a contare le ore
di un tempo lontano
e così presente nei miei occhi.


(24 settembre 2011 ore 09.36)

Volontà

Voglio i racconti di mondi senza tempo, voglio ricordi scolpiti su di me, voglio essere il vessillo del passato perduto e ritrovato...

Volontà


Non voglio essere il freddo
di una mattina d'inverno
che t'accoglie glaciale
in un bacio che uccide.
Non voglio essere la nebbia
che ti fa sbandare,
che nasconde le vie
e t'inganna nel suo manto.
Non voglio essere il vento
sferzante che graffia,
che scompiglia capelli
appena lavati e pettinati.
Voglio essere il ciclone
che ti travolge senza preavviso,
il vortice che ti risucchia
bramoso della tua pelle,
voglio essere la pioggia
che t'inzuppa fino alle ossa
e ti lava la faccia.
Voglio portare scompiglio
nella tua esistenza,
ma non senza un raggio d'amore

martedì 15 novembre 2011

Questo è il mio sonno (08 giugno 2011 ore 01.06)

Voglio raccontarti
del mio sonno
fatto di atroci risvegli
dove il solo sogno
è il riposo sereno.
Ai piedi del letto
giace il guanciale
scacciato per la noia
del continuo rivoltarsi,
le lenzuola sono d'impaccio,
inutili involucri
di incubi feroci.

Transumanze e transizioni

Ogni tanto ti fermi a pensare e ti rendi conto che sei di passaggio... nella tua vita e nella vita degli altri.
E quello che speri, ed è l'unica magra consolazione, è di aver lasciato almeno una piccola traccia di te.

Ricci e capricci - 11 novembre 2011 ore 23.32

Ho smesso di credere alle coincidenze da un po' di tempo e non mi stupisco quasi più degli eventi che incrociano il mio cammino.
E' forse un caso che proprio ora che imparo a chiedere a me stessa chi sono senza paura e comincio a trovare qualche risposta, proprio ora vedo stravolta la mia immagine allo specchio?
E non riesco a pettinare i capelli come un tempo, sempre lisci ed ordinati, ora sono morbide crine indomabili, onde guizzanti sulle spalle che quasi pretendono di essere ricci...
Io mi conosco, ricci non sono... Si agitano ribelli sul capo, eppure mi fanno più bella, così dicono...
Ad ogni riccio un capriccio... No, solo il vano e bizzarro tentativo di liberarmi di me.

lunedì 14 novembre 2011

Vertigini


Vertigine, quel male oscuro che si arrampica tra le mie chiome ribelli, che mi mozza il respiro e mi fiacca le membra... Si spegne la luce degli occhi con l'anima che fugge braccata da angeli vendicatori e demoni che mi invitano alla dannazione eterna.
Vorrei solo poter riempire d'aria fresca i miei polmoni, assaggiare la dolcezza della vita felice che mi si promette ad ogni angolo di strada e dimenticare quanto può bruciare anche una sola lacrima che riga il volto.
E mi aggrappo con coraggio alla speranza del domani, ripeto a me stessa che il mattino seguente sarà pieno di sole e mi figuro come se anche io risplendessi, ricoperta da arcobaleni scintillanti e foglie lucenti. Mi libro in aria con ali di farfalla, spicco il volo verso orizzonti celesti, sempre più in alto, verso il sole, non mi importa se mi accecherà o se mi brucerà, voglio raggiungerlo ed avvolgermi nel suo calore...
Quella stessa luce mi desta e mi spinge maligna alla realtà, dove il cielo è gravido di nubi scure e minacciose pronte a partorire copiosa grandine che sterminerà interi raccolti.
Non mi resta che fare un respiro profondo e pregare per la quiete dopo la tempesta.

Sulla carta nascosta...


Sulla carta nascosta lo grido,
sulla carta fremente di antiche
emozioni svanite lo scrivo.
E non è parola d’amore,
non di gioia o del mio nome felice,
non di pace e serenità…
Parola che ferisce,
colpisce la punta della spada
che scorre tra le mie chiome
lisce e setose,
velluto nero calpestato
e lacerato da una carezza,
e graffi e solchi
sulle mie guance di pesca
che si tingono di porpora.
Quante parole taglienti hai per me,
quante frasi ancora l’anima
sa formulare senza rimorso?
Continua pure,
continuerò anche io…
Sulla carta nascosta lo grido,
sulla carta fremente di antiche
emozioni svanite lo scrivo.