Una ferita profonda che incide la pelle, dal collo alle caviglie, che scalfisce la carne fino alle ossa frantumate... E senti esattamente nella testa l'urlo disperato di ogni essere sofferente sulla terra scura... Vorresti piangere per placare il male, vorresti urlare e dire basta alle infinite voci che risuonano...
Vaghi sola, con la tua anima spaccata, con la testa chiusa tra le mani sperando di trovare un dirupo da cui gettarti perché è insopportabile... Inciampi sul ricordo di un momento felice ed il vociare sparisce per un attimo, ma appena quell'immagine fugge dagli occhi eccola di nuovo, la desolazione del mondo...
E capisci che non è colpa del letto se non riesci a dormire.
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