Resto lì,
ferma, immobile,
statua invisibile,
senza cenni e parole.
Ti guardo e piango
ed urlo, e sorrido
e saluto e guardo
ancora, impassibile
fuori, dentro
furiosa. Ti guardo,
mentre ti siedi accanto a lei,
la sfiori, l’accarezzi, la tocchi,
la baci con dolcezza.
Nascondermi al mondo,
a te e lei: vorrei, potrei.
E vorrei tanto spaccarti
quella tua faccia
da demone invincibile,
ma non posso odiarti,
mia perpetua tentazione.
Ti guardo e sei sempre lì,
saldamente ancorato
al mio cuore.
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