Non dovrei essere io
a ricordare
tempi andati
che non saranno più,
non io dal mio primo gradino,
non io dal fondo della scala.
Un ronzio lacera i miei timpani,
voci, forse bisbigli,
forse sonagli
per bimbi felici,
per fanciulli eterni...
Non io devo ricordare,
ma io dal mio primo gradino
mi batto il petto,
piango mentre la mano
in un pugno mi sfonda
il cuore,
mi batto il petto
e chiedo perché
devo essere proprio io
a ricordare.
Il compito di ricordare la memoria che è stata è affidata al custode, che appunta sui suoi libri tutto quello che è stato e potrà a sua volta donarlo a chi sarà, e noi che abbiamo combattuto per il grande cambiamento le saremo sempre gradi, e lei benedirà il suo compito perché grazie a lei si costruirà un mondo migliore. Grazie Custode
RispondiElimina