le parole che si ostinano
a far rumore nella testa,
tormento di ogni notte,
la quiete è un miraggio
nel brusio assordante del mattino.
Vorrei gridare "Andate via!",
ma a nulla servirebbe,
continuano insistenti
a vociare e ridacchiare,
non posso scacciarle,
sono cucite coi pensieri.
Posso solo arrendermi
al candore di un foglio,
obbligata a massacrarlo
a colpi d'inchiostro
con lettere selvagge,
per la pace del mio cuore.
Non possiamo fuggire da chi siamo, esseri senza tempo né spazio, ma solo pochi di noi riconoscono il loro cammino ma a volte questo riconoscere non è sempre un dono e dipende da noi. Tieniti forte al tuo desiderio di essere e respira come se stessi per lanciarti oltre l'abisso e vedrai che dall'altra parte una luce nuova ti attende.
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