Sei tu rabbia,
sei tu che sempre
ti impossessi di me,
sei tu che accechi
i miei pensieri
ed oscuri la ragione.
Come un ciclone avanzo
tutto travolgo
senza pietà alcuna.
Ed il volto muta
si fa maschera
di orrore funesto.
E le guance avvampano,
il respiro s'innalza
ed il cuore accelera.
Poi l'urlo antico
di ferite ricucite
dirompe assassino.
E non c'è più traccia di me.
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