Notte di luglio
con l'afa fuori
e dentro le mura,
grondo nel letto
di lenzuola stravolte,
nella vana ricerca
di un angolo di fresco
sopra e sotto il cuscino,
sul bordo del materasso
quasi per terra, sul pavimento.
Notte di luglio
interminabile, e di pensieri,
le gambe scalciano
i sogni come palle di fuoco
ed un momento dormo
poi sveglia boccheggio
chiedendo aria ed acqua
per la mia fronte
febbricitante.
Notte di luglio rovente
e di silenzio,
in una casa non mia,
ad un solo passo
dalla felicità.
Io arrivo sempre ad un passo dalla felicità, poi però mi fermo lì :-(
RispondiEliminaNon bisogna fermarsi mai, anche quando sembra lontana...
Eliminasinceramente Medea non credo alla felicità presente. Uno se ne accorge solo quando non ce l'hai più.
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